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Cure palliative, Persefone più forte della pandemia

Non sono bastati i colpi inferti dalla pandemia per mettere all’angolo l’associazione di volontariato Persefone di Foligno. Certo, le difficoltà, ormai da due anni, ci sono state e continuano ad esserci, ma la onlus presieduta da Anna Maria Paci si conferma in prima linea nel sostegno gratuito ai malati e alle rispettive famiglie. Persefone, che si occupa, tra gli altri, di pazienti terminali con l’obiettivo di garantirgli la migliore qualità di vita possibile, non smette, dunque, di dare un contributo prezioso alla comunità in termini di assistenza socio-sanitaria. E lo fa onorando sempre il suo motto: “Curare anche quando non si può guarire”.

Ad intervenire alla Gazzetta di Foligno è stata proprio la presidente dell’associazione che, oltre ad aver stretto nel tempo rapporti con diverse istituzioni, collabora in modo particolare con il servizio cure palliative dell’ospedale cittadino. “Le persone ormai ci conoscono bene e spesso si rivolgono direttamente a noi senza passare per il servizio ospedaliero – racconta Paci -. Non ci siamo mai fermati nel supporto ai malati o ai loro familiari, ci siamo solo adattati al contesto della pandemia. In questo senso – aggiunge -, continuiamo adessere vicini a coloro che soffrono attraverso le videochiamate”. E così, la quantità di servizi erogati da Persefone non è mai diminuita, anzi. Tanto che Paci spiega come “non ci siano liste d’attesa”. “Chiaramente gli effetti dell’emergenza sanitaria hanno colpito anche noi – ammette -, soprattutto perché i volontari, per forza di cose, non possono più garantire la loro presenza al day hospital oncologico del nosocomio folignate”. Sì, perché prima dell’avvento del Covid, Persefone non mancava di allietare il tempo dei malati sottoposti a chemioterapia. “Eravamo lì – dice Paci – per una carezza al paziente, per scambiare qualche parola di conforto ed offrirgli la merenda. Insomma, piccoli ma importanti gesti, tanto che i nostri volontari soffrono molto lo stop imposto a questo servizio, anche in virtù del rapporto viscerale che si creava con il malato”.

Pandemia che ha sospeso anche gli annuali convegni organizzati dall’associazione in un’ottica di formazione, ma che non ha fermato l’impegno nel fornire presidi sanitari, letti articolati e materassi antidecubito…

Di MATTEO CASTELLANO

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