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Elezioni, come si vota e chi sono i candidati umbri

Domenica 25 settembre seggi aperti per rinnovare il Parlamento: già in vigore alle politiche 2018, si voterà con il sistema del Rosatellum. nella nostra regione drastica riduzione della rappresentanza.

Domenica 25 settembre dalle 7 alle 23 gli italiani andranno alle urne per l’elezione dei componenti della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica. Vediamo come funziona il sistema elettorale italiano e quali sono i candidati dei collegi umbri.
COME FUNZIONA IL ROSATELLUM
La legge elettorale che disciplina le pros- sime elezioni politiche è detta Rosatellum bis o Rosatellum e deve il suo nome al re- latore Ettore Rosato. Si tratta della legge 3 novembre 2017 n. 165, già in vigore alle ultime Politiche del 2018.
Prevede un sistema elettorale misto fra maggioritario e proporzionale. Rispetto alle ultime elezioni 2018, nel 2020 è stato attuato il taglio del numero dei parlamentari, passando da 630 a 400 deputati e da 315 a 200 senatori elettivi: ciò ha portato alla revisione della composizione dei collegi. In Umbria drastica la loro riduzione: da 17 a 9 i seggi a disposizione tra Camera e Senato. I deputati saranno 6 e i senatori eletti 3. Dello scorso ottobre la riduzione dell’età minima per votare al Senato, passata da 25 a 18 anni; grazie a questa legge voteranno 3,8 milioni di giovani in più.
I parlamentari saranno scelti in due modi: un terzo di loro con il metodo uninominale o maggioritario, secondo cui il candidato che prende più voti in un collegio (147 col- legi alla Camera e 74 al Senato) si aggiu- dica il corrispettivo seggio in Parlamento. I due terzi restanti dei seggi (corrispon- denti a 245 collegi alla Camera e 122 al Senato) verranno assegnati con il metodo plurinonimale o proporzionale. In questo caso i seggi verranno distribuiti tra le liste dei partiti proporzionalmente ai voti otte- nuti. Le circoscrizioni estere assegneranno 8 collegi alla Camera e 4 al Senato.
La soglia di sbarramento per Camera e Senato è al 3% a livello nazionale per le liste e del 10% per le coalizioni. Per i partiti in coalizione la soglia è dell’1% e consente di ripartire i voti ottenuti dalla lista alla coalizione stessa. Sotto questa soglia i voti andranno dispersi. Non è concesso il voto disgiunto… (Continua…)

di FEDERICA MENGHINELLA

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