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Colomba Antonietti, morire per ciò che rende vivi

Colomba Antonietti, nata a Bastia Umbra nel 1826, figlia di un fornaio, giovanissima si trasferì a Foligno.
A 15 anni conobbe il conte Luigi Porzi, che le abitava a fianco, e cominciò a parlare con lui dalla finestra. Colomba e Luigi si incontrarono in seguito più volte e si scambiarono una promessa di matrimonio. Le rispettive famiglie, di diverso rango sociale, si opposero entrambe con forza a questo matrimonio. Il giovane, cadetto delle truppe pontificie, fu trasferito a Senigallia, ma il matrimonio avvenne ugualmente. Il 13 dicembre 1846, Colomba sposò Luigi Porzi, dei rispettivi parenti era presente solo il fratello di lei, Feliciano. Gli sposi abitarono due mesi a Bologna, poi si trasferirono a Roma, dove si trovava il battaglione di Luigi, promosso tenente. Appena a Roma, il militare fu arrestato per aver contratto matrimonio senza la necessaria autorizzazione e rinchiuso a Castel Sant’Angelo, dove Colomba andava a fargli visita ogni giorno. Nel 1848 il tenente aderì alla Repubblica Romana e Colomba prese una decisione coraggiosa, dettata dall’amore: per combattere al suo fianco si tagliò i capelli e si vestì da uomo, indossando l’uniforme da bersagliere. La giovane donna partecipò alla Battaglia di Velletri e di Palestrina, con- tro le truppe borboniche, con intelligenza, coraggio e valore, tanto da meritarsi l’elogio di Giuseppe Garibaldi. Successivamente si impegnò nel soccorso dei feriti pur continuando a combattere. Il 13 giugno 1849, mentre combatteva nell’assedio di Porta San Pancrazio, in difesa della Repubblica Romana, fu colpita da una palla di cannone; esalò l’ultimo respiro tra le braccia del marito, mormorando: “Viva l’Italia”. Garibaldi scrisse nelle sue Memorie: “La palla di cannone era andata a battere contro il muro e ricacciata indietro aveva spezzato le reni di un giovane soldato. Il giovane soldato posto nella barella aveva incrociato le mani, alzato gli occhi al cielo e reso l’ultimo respiro. Stavano per recarlo all’ambulanza quando un ufficiale si era gettato sul cadavere e l’aveva coperto di baci. Quell’ufficiale era Porzi. Il giovane soldato era Colomba Antonietti, sua moglie, che lo aveva seguito e combattuto al suo fianco”… (CONTINUA…)

Di RITA BARBETTI

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