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A scuola con le isole pedonali

L’idea della Consulta comunale per la mobilità sostenibile sarebbe dedicata agli studenti delle scuole elementari e medie

Un trait d’union tra cittadini e amministrazione comunale. È l’ambizioso obiettivo che si pone la Consulta comunale per la mobilità sostenibile, l’ambiente e la sicurezza stradale. Una realtà che ha preso forma lo scorso anno e che ora sta cercando di sviluppare proposte e iniziative per rendere Foligno una città ancor più vivibile. L’organo è guidato dall’architetto Stefano Trabalza, da anni impegnato indiversi settori della vita cittadina, come lo sport e la Quintana.

“Questa è una realtà che Foligno non ha da molti anni e che dovrà fare da collante tra Comune e cittadini – esordisce Stefano Trabalza, intervistato dalla Gazzetta -. Pur istituita dall’amministrazione comunale, mi piace specificare che il nostro lavoro non sarà condizionato. È quello che mi ha detto il sindaco quando mi ha affidato l’incarico. Ho apprezzato molto questa sua premessa, anche perché la mia prerogativa è quella di mettere a disposizione le mie competenze tecniche, lasciando fuori la politica. La Consulta – prosegue il suo coordinatore – sarà apolitica. Valutiamo e valuteremo le idee che ci verranno proposte, così come le istanze che riterremo importanti per Foligno”.

E in cima alla lista c’è sicuramente la questione della mobilità legata ai plessi scolastici. Inutile sottolineare gli ingorghi e l’importante mole di traffico che si creano all’entrata e all’uscita di diverse scuole. “C’è in ballo un progetto legato alle isole pedonali e le strade scolastiche – spiega Stefano Trabalza -. Una questione che ho particolarmente a cuore e che, almeno per il sottoscritto, viene da molto lontano. Ovvero da quando i miei figli andavano alle scuole elementari”. Entrando nel dettaglio, le isole pedonali permetterebbero ai bambini di raggiungere a piedi la scuola in tutta sicurezza, attraverso percorsi non accessibili alle auto. Per i genitori, la possibilità di accompagnare comunque i propri figli a scuola, ma non più in prossimità degli edifici scolastici. “I bambini potrebbero così fare a piedi il percorso verso la scuola – analizza l’architetto Stefano Trabalza – e avere diversi tipi di benefici. In primis non respirerebbero smog, svolgendo inoltre attività motoria. In passato un tentativo di questo tipo è stato fatto, ma il passaggio delle auto era sempre troppo a ridosso delle scuole. È un problema sentito da tutti e non solo da chi è interessato ad andare a scuola come studenti, insegnanti e via dicendo”.

L’idea è quella di sviluppare le isole pedonali per elementari e medie. Ovviamente dovranno essere progetti “sostenibili” anche per le attività commerciali che insistono nelle vicinanze, così come per i residenti. “Raggiungere la scuola a piedi porterebbe benefici anche a livello di socializzazione per i più piccoli. Senza dimenticare che l’Umbria è tra le regioni peggiori per obesità infantile – precisa Trabalza -. È per questo che stiamo pensando ad un progetto pilota da poter avviare il prima possibile, dopo un attento studio della realtà in cui verrà messo in pratica”.

Di FABIO LUCCIOLI

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