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La città perde una persona di rara intelligenza e bontà

Grande cordoglio a Foligno per la scomparsa del giornalista, scrittore, storico e musicologo Lanfranco Cesari, per anni “penna” del nostro settimanale

Se ne è andato all’età di 90 anni Lanfranco Cesari, giornalista, scrittore, storico, musicologo, tennista e personaggio di rara intelligenza e bontà. Malato da tempo, aveva trascorso gli ultimi anni di vita a casa delle sua amica Laura Rambotti, che lo ha accudito fino all’ultimo come un fratello. Le esequie si sono svolte lunedì 20 febbraio nella chiesa di San Francesco alla presenza di numerosiamici e conoscenti, con la toccante omelia di monsignor Luigi Filippucci. Decano del giornalismo folignate e umbro, Cesari è stata una delle penne più argute e raffinate della nostra città. Aveva iniziato giovanissimo negli anni ‘50 a scrivere su quotidiani nazionali, quali Il Centro, Il Messaggero e La Nazione. In quegli anni, la domenica era sempre presente allo stadio insieme al suo amico e collega Ermanno Benedetti per sostenere la squadra del Foligno Calcio.

Le sue collaborazioni proseguirono poi su alcuni giornali locali, come Il Tedoforo, Foligno e la Gazzetta di Foligno.
In particolare con la Gazzetta aveva stabilito un solido rapporto di amicizia e di contributo giornalistico, quando il settimanale era diretto da don Germano Mancini insieme all’indimenticabile Renato Campana. Amante della buona musica, in particolare di quella sinfonica e del jazz, possedeva una collezione di circa 10mila dischi in vinile, che ha inteso donare alla biblioteca “Jacobilli”, unitamente ai suoi numerosi libri. Frequentatore assiduo del Circolo Tennis, nei tornei regionali e nazionali giocava sempre in coppia con Rodolfo Bizzarri e anche con il grande Orlando Sirola, aggiudicandosi a Rimini nel 1971 la vittoria nel Torneo Nazionale Giornalisti.

Scapolo, scanzonato, ironico, amava far tardi la sera insieme ad altri amici nottambuli, sempre in sella all’inseparabile bicicletta. Grazie a quel suo spirito allegro, dal 1959 al 1966 organizzò, insieme a Stefano Ponti, Alvise Cecconelli, Lanfranco Radi e Bernardo Polli, le prime mostre nazionali dell’umorismo, che richiamarono a Foligno prestigiosi nomi del disegno satirico, quali: Fremura, Jacovitti e Giuliano.

La sua passione per la satira lo portò nel 1985 a dare vita insieme ad Alberto Valeri e a Massimo Stefanetti al concorso internazionale dell’umorismo, Humourfest.

Di quella prestigiosa rassegna, che richiamò a Foligno le più famose “matite” del mondo, Cesari fece sempre parte della giuria, insieme a personaggi di spicco della satira, tra i quali vanno ricordati: Enrico Vaime, Altan, Giuliano, Ellekappa, Simona Marchini… (Continua…)

di ROBERTO TESTA

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