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Bandecchi: “Correremo a Foligno, da soli”

Il segretario di Alternativa Popolare e primo cittadino di Terni annuncia la volontà di presentare una lista alle prossime Comunali 2024: “Candidato sindaco e persone ‘nuove’”

Il neo sindaco di Terni Stefano Bandecchi (nella foto) ha bisogno di poche presentazioni: segretario nazionale del partito Alternativa Popolare, fondatore dell’Università degli Studi Niccolò Cusano, ex presidente della Ternana Calcio. Domina quotidianamente le cronache umbre e nazionali e, su Foligno e Spoleto, ha avviato un progetto politico del quale ha accettato di parlare alla Gazzetta.

Sindaco, tempo fa ha parlato dell’ipotesi di portare Foligno e Spoleto dalla Provincia perugina nell’orbita di Terni. Che visione ha di questi territori? 
“Sono territori molto belli, che si sono sviluppati moltissimo con il turismo e oggi rappresentano sicuramente una delle parti più belle dell’Umbria. Per la loro cultura, a mio avviso, sono molto più affini alla provincia di Terni piuttosto che a quella di Perugia, che mi sembra sia molto distante da loro. Spoleto in particolare. È un progetto non certo di Stefano Bandecchi, ma che arriva già dalla Giunta Ciaurro, antichissimo insomma, che ha più di 20 anni. Sicuramente si dovrà fare un riequilibrio delle province dell’Umbria, perché oggi la sproporzione è megagalattica: parliamo di circa 600mila abitanti per Perugia contro i 220mila di Terni. È chiaro che Foligno e Spoleto sono sicuramente i due Comuni che più di ogni altro sono a noi affini. Foligno secondo lei sta meglio con Perugia o con Terni?”

Non saprei, di certo lei strizza l’occhio a quei folignati che con Perugia non vogliono stare, ma in passato ipotizzarono di farsi terza Provincia. In che modo riuscirebbe ad attrarre i folignati verso Terni?

“Foligno con Terni potrebbe avere uno sviluppo maggiore. Oggi ruba a Perugia un po’ di immagine, ma nel momento in cui facesse parte di una Provincia meno turistica diventerebbe, come Spoleto, un elemento fondamentale sul quale spingere. Oggi la Provincia di Terni fa perno molto su Narni, perché comunque è la parte bella del territorio ternano, che differentemente è zona industriale, o meglio: non è più nemmeno tale. Prima dava da lavorare in totale a 45mila persone nel comparto. Oggi l’industria più grande non solo di Terni ma dell’Umbria è l’Acciaieria, e conta appena 2.000 occupati” 

Quindi ci aspettiamo la sua candidatura alle prossime regionali…
“Ho detto sempre con chiarezza che non sarò il candidato né al Comune di Perugia e nemmeno alle Regionali, perché le elezioni si terranno fra un anno e mezzo quindi non potrei abbandonare Terni”

Il suo partito sta costruendo una rete politica in Umbria. A Foligno ha già avuto contatti?
“Si. Abbiamo già avuto contatti anche a Spoleto, abbiamo già un responsabile di Perugia, due responsabili regionali e diversi referenti comunali e provinciali”

Mi può dire a Foligno con chi sta dialogando?
“Io direttamente con nessuno. Foligno come città è seguita dal nostro responsabile di Perugia, l’avvocato Cristian Brutti. È lui che si occupa di tutto. A breve lo incontrerò e per quanto riguarda il discorso di Terni e provincia siamo molto più avanti. Stiamo lavorando sul territorio, è importante riuscire a portare la nostra politica in tutta la regione. Sono convinto che ne guadagnerà tutta l’Umbria, come ne sta guadagnando Terni. Credo molto in questo progetto” 
Alle prossime amministrative di Foligno ci sarà una lista di Alternativa Popolare?
“Si, ci sarà. Correrà da sola, come è successo a Terni. Poiché, se mi permette, non vedo perché dovremmo andare in compagnia. Tutti gli altri hanno troppi schemi disegnati. Sa perché le cose per noi vanno bene? Perché noi non prendiamo ordini da Roma; quello che ‘dà ordini’ sta direttamente a Terni, mi spiego? Siamo un partito che lascia decidere alla città, io sono il segretario nazionale di Alternativa Popolare, non sono quello che deve telefonare a Roma per domandare cosa fare. Se lei pensa che alcune città, come successo anche a Terni, hanno dovuto aspettare che Roma gli dicesse chi dovesse essere il candidato sindaco… le sembra normale? Sceglieremo persone nuove e un candidato sindaco, c’è tanta gente perbene che ha voglia di fare politica se la politica diventa quella giusta, equilibrata, coinvolgente”

Prima Terni, poi la Regione, poi Roma: uno dei tanti titoli eclatanti che la riguardano recitava così, prima della sua elezione…
“Ora che abbiamo un Comune, Terni, ci rendiamo conto di cosa evidentemente non va e come mai la politica degli ultimi 30 anni è stata sbagliata. Più che mai oggi c’è bisogno di portare il nostro modo di fare politica anche a Perugia e in Umbria. Pensi che vengo da una riunione al ministero del Made in Italy e sono rimasto colpito nello scoprire che su un programma da 900 milioni, quasi un miliardo di euro, fatto sulle Acciaierie, il Comune di Terni non ha uno straccio di pezzo di carta che elabori questi concetti. Oggi (venerdì 7 luglio, ndr) sembrava che fosse la fine del mondo quando ho detto che vogliamo vedere l’impatto ambientale prima di ogni altra cosa. Se dai un miliardo e fai un progetto con un’azienda vuol dire che l’impatto sulla città deve essere completamente diverso”… (Continua…)

Di FEDERICA MENGHINELLA

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