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Obrigadi, per sempre

A un mese dalla Gmg abbiamo raccolto le testimonianze di alcuni dei 36 pellegrini della diocesi che hanno sperimentato grazia, gioia e bellezza di un’esperienza che ricorderanno tutta la vita

È trascorso esattamente un mese da quando papa Francesco ha celebrato a Lisbona la messa conclusiva della XXXVII Giornata mondiale della gioventù. Un mese in cui i 36 pellegrini della diocesi di Foligno che vi hanno preso parte, si sono resi testimoni della grazia, della gioia e della bellezza che vi hanno sperimentato.

Nelle nostre pagine, il racconto di alcuni di loro, di chi, come Maria, ha imparato a volare, a correre lietamente. Sì, perché la Gmg ti mette in cammino. Parti in un modo e torni diverso. Necessariamente. La fatica, la stanchezza, i momenti di sconforto, tutto svanisce. Resta solo un cuore che scoppia di gioia. Un cuore ilare per i colori delle mille bandiere sventolate festanti al cielo, per i cori improvvisati nel caos di una metropolitana, per gli scherzi e le risate condivise. Un cuore lieto per i sorrisi, gli abbracci, gli sguardi gioiosi che sono luce a chi è attorno. Un cuore silenzioso, che serba una Parola ricevuta. E la ascolta. La medita. Un cuore grato per il bene che, in modo semplice, gratuito, gli è stato donato.

Fare un breve resoconto della Gmg è difficile: è stata un’esperienza talmente toccante e piena di emozioni, da lasciarmi senza parole! Vedere come, in poco tempo, le persone, sconosciute, che ci hanno accolto in casa durante il gemellaggio siano diventate una vera e propria seconda famiglia, è stato toccante: ne ho sperimentato un’accoglienza e un amore straordinari che rimarranno sempre nel mio cuore. Altrettanto, è stato suggestivo vedere a Lisbona tutte quelle bandiere e quelle persone unite per il comune interesse per Gesù.

Due momenti porterò più di tutti sempre con me: l’omelia del Papa alla messa finale e l’adorazione. Il primo è stata una gioia infinita, un sogno che avevo fin da piccola e che mai avrei pensato di vivere. Il secondo, invece, un tempo di profonda riflessione, dove il dialogo con Gesù e il sostegno degli amici conosciuti in questa nuova avventura, si è fatto più vivo che mai.

Vorrei invitare tutti i giovani ad avvicinarsi a Gesù, senza timore, come ci ha esortati il Papa. So che a volte ci si può sentire soli, ma sono proprio questi eventi che ci aiutano a capire che là fuori ci sono milioni di giovani uniti nella fede. Credere in Gesù non è obsoleto, fuori moda o qualcosa da approfondire solo in tarda età. L’amore di Gesù è gratuito, sempre, e Lui aspetta solo il nostro sì per rendere la nostra vita un capolavoro!

Ludovica, 19 anni

Dall’esperienza della Gmg ho riportato a casa molte emozioni, a partire dal senso di gratitudine che ho provato verso la parrocchia di Palhaça e la mia famiglia ospitante perché ci hanno accolti con tanta vivacità ed entusiasmo sin dalla sera del nostro arrivo ad Aveiro.

Riporto a casa la gioia di vivere dei momenti di spensieratezza tra canti e balli e di condivisione e riflessione con persone nuove. Riporto a casa il sapore dolce e “calorico” degli ovos moles e dei pastel de nata. Riporto a casa la felicità di aver riscoperto l’amore di Dio nei miei confronti, un amore senza condizioni che ho incontrato in tutte le persone che ho conosciuto e che mi hanno sostenuta nei momenti difficili.
In ultimo, riporto a casa le parole di papa Francesco in occasione della messa di chiusura, in cui ha invitato me e tutti i giovani a non avere paura nella vita e a rialzarsi sempre perché Dio conosce il cuore e le fragilità di tutti e, anche quando ci sentiamo abbandonati, Lui ci tiene sempre per mano.

Letizia, 20 anni

La Gmg è un’avventura che terrò custodita per sempre nel mio cuore, sotto diversi aspetti: mi ha donato tanto sia dal punto di vista religioso che emotivo. Ciò che, però, non dimenticherò mai, sono la fratellanza e il senso di condivisione che noi ragazzi siamo riusciti a instaurare in così poco tempo. È questo che mi ha fatto capire come ognuno di noi sia partito con una determinata motivazione e con il cuore aperto ad accogliere il prossimo, caratteristica che nella nostra era non è poi così scontata! … (Continua…)

Di ANNAMARIA BARTOLINI

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