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Francesco Tordoni stella del chessboxing

Il 39enne ha conquistato la medaglia di bronzo nei recenti Mondiali di Riccione e già guarda alla prossima competizione del 2024 che si dovrebbe tenere in India. “Emozionante salire sul ring e giocare a scacchi davanti a tante persone”

Giocare a scacchi e poi infilarsi i guantoni e sfidarsi contro lo stesso avversario anche a boxe: è questo lo scacchipugilato o chessboxing, sport combinato inventato dall’artista di fumetti francese Enki Bilal e adattato dall’artista olandese Iepe Rubingh con la prima palestra votata a questa disciplina a Berlino nel 2003. Il chessboxing diventerà uno sport competitivo e nel 2013 verrà costituita la Federazione italiana scacchi pugilato (Fisp). A Foligno la disciplina è ben conosciuta e conta su una tradizione che ha avuto il suo culmine tra il 2009 e il 2013, con il biologo folignate Gianluca Sirci (allora 41enne, un metro e novanta per 120 chili, detto “il Dottore” e già pugile professionista) che conquistò il titolo di campione d’Europa. Oggi questo sport gode ancora di ottima salute in città, tanto che il 28 e 29 gennaio scorsi a Foligno e Spoleto si è svolto il V Raduno nazionale Fisp. Lo scacchipugilato cittadino conta ancora praticanti eccellenti come Francesco Tordoni, 39 anni, che ai mondiali appena disputati a Riccione dal 28 ottobre al 3 novembre ha conquistato un bronzo nella categoria U80 Light. Non solo: con la sua attività di ristorazione cittadina, Moonrise, è stato sponsor dei mondiali riccionesi. Lo abbiamo intervistato. 

Complimenti Francesco, ci racconta come è andato l’incontro?
“Ho combattuto contro un atleta russo che a pugilato era molto forte, ma sono riuscito a finire il round di boxe e poi a quello successivo di scacchi ho tenuto un gioco molto aggressivo per chiudere quanto prima con uno scacco matto. E così è stato. Quella dello spareggio è una cosa un po’ complicata; ho scelto il pedone bianco e poi abbiamo giocato nuovamente a scacchi e lì ho vinto per scacco matto”

Ma come è iniziata la passione per questo sport così particolare?
“L’ho scoperto 15 anni fa entrando nella prima palestra del mondo di chessboxing a Berlino quando c’era ancora Iepe Rubingh, fondatore olandese della disciplina, morto purtroppo due anni fa per Covid. Vivevo a Berlino dove lavoravo nell’informatica e lì è nata questa passione. A scacchi ci ho sempre giocato sin dai 20 anni, a pugilato un po’ meno. Ho puntato sempre di più sugli scacchi e così sono arrivato al bronzo. L’allenamento di pugilato mi è sempre piaciuto, ma a livello di competizione sul ring l’ho iniziato a praticare seriamente appena 6 mesi fa” 

Come si svolge una partita di chessboxing?
“Nel chessboxing full contact si parte con gli scacchi; gli sfidanti si affrontano alternativamente in un round di scacchi e uno di pugilato. Tra un round e l’altro c’è un minuto di pausa. L’incontro può terminare per knockout, per scacco matto, per decisione del giudice o per esaurimento dei venti minuti a disposizione da parte di uno dei due contendenti”… (Continua…)

Di FEDERICA MENGHINELLA

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