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Esprimere un vuoto

Per le note ragioni imputabili al tagliando antifrode c’era la coda al mio seggio. Ciò mi ha permesso di scambiare con i votanti quattro affabili chiacchiere. Una vicina di casa – che conosco solo di vista (buongiorno e buonasera) – mi ha detto ad alta voce perché sentissero tutti: “Mia madre ha votato a destra. Io ho votato a destra. I miei figli hanno votato a destra. Siamo stufi di essere presi per deficienti, razzisti e ignoranti”. L’ho preso come un presagio, dato che presso il seggio di Prato Smeraldo nessuno s’era mai permesso prima esternazioni così compromettenti. Mi sono guardato intorno temendo venisse giù l’intero edificio, ma non ho notato nei presenti gesti di disapprovazione. Altro presagio. Poi è toccato a me. Sono entrato, ho espresso il mio vuoto e mi sono avviato all’uscita percorrendo il viale di gelsi, oggi ribattezzato “Il viale del tramonto”. Vi ho incontrato un vecchio attivista del glorioso Circolo Subasio, che mi ha ammonito così: “Picù, il M5S vincerà pure le elezioni, ma il Napoli gioca meglio”. Quando si dice la tigna.

GIOVANNI PICUTI

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