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Villa sedotto e abbandonato (dalla politica)

Il futuro di VUS incerto e insidioso

Le dimissioni di Sergio Villa da VUS – ha “resistito” un anno alla proprietà pubblica dell’azienda – inducono riflessioni sul futuro della società di servizi, cui partecipa come socio di maggioranza il Comune di Foligno. Villa aveva interpretato la chiamata dei 22 Sindaci proprietari in senso ampio, ovvero come una delega con autonomia decisionale e facoltà di scegliere percorsi gestionali finora non sperimentati. Percorsi, cioè, in grado di preparare la VUS all’avvento della concorrenza (soprattutto nel settore gas). Percorsi rivolti al consolidamento patrimoniale dell’azienda pubblica. Quando il Consiglio di amministrazione di Villa -tre membri-, ora delegittimato con le dimissioni del presidente, ha prospettato accordi per la gestione gas con società specializzate, i Sindaci, con la scusa che la proprietà pubblica non deve essere messa in discussione, hanno immediatamente bocciato qualsiasi apertura. Villa, poi sconfitto dalla politica, pensava di preparare la VUS alle sfide future; un primo tentativo per dare continuità ad un’azienda, che guadagna solo sull’erogazione del gas, mentre è impreparata – o per lo meno, i tentativi non sono risultati efficaci – a risolvere i problemi dello smaltimento dei rifiuti. E, per quanto riguarda il settore idrico, non si intravedono molte opportunità di attivare investimenti (vedi acquedotto colabrodo). L’aggregazione con Centro Ambiente (società pubblica che tratta inerti e residui dell’edilizia), la chiusura di TREC (società del gruppo che tratta lo smaltimento di elettrodomestici e computer, con bilanci in perdita) non sembrano sufficienti a consolidare l’azienda, pur riducendo costi e ottimizzando risorse umane. Se le più grandi aziende municipalizzate del nord si stanno muovendo per unificarsi, la VUS non può restare piccola nel mercato che non guarda a interessi di campanile. La politica (i Sindaci azionisti), dunque, si mostra debole rispetto a questo scenario e il nuovo presidente della VUS che sarà nominato non potrà fare miracoli.

© Gazzetta di Foligno – GIANCARLO ANTONELLI

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