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L’Avvento: un tempo per attendere con gioiosa speranza Dio che ci viene incontro

Il tempo di Avvento che si apre in questi giorni, dando avvio al nuovo anno liturgico, è un tempo favorevole per verificare il nostro livello di speranza, il modo in cui sappiamo attendere, la nostra capacità di prepararci. Per un cristiano non è solo il momento di disporsi, nel Natale ormai prossimo, a fare memoria del Dio fatto carne che viene incontro all’umanità, ma anche di considerare la predisposizione ad incontrare Cristo nella propria vita. La Diocesi di Foligno ha iniziato la preparazione all’Avvento con la catechesi che il Vescovo S.E. Mons. Gualtiero Sigismondi ha tenuto nella Procattedrale di Sant’Agostino venerdì 24 novembre scorso. “Se tu squarciassi i cieli e scendessi…” è il grido di speranza risuonato nelle letture e nella riflessione del Vescovo.
“Come il Battista ha sollecitato il popolo d’Israele a ‘preparare la via del Signore’, così la Chiesa esorta i fedeli a vivere in modo irreprensibile ‘l’attesa che si compia la beata speranza’, ravvivando il ricordo della venuta del Signore ‘nell’umiltà della nostra natura umana’ e ‘affrettando nella speranza il suo ritorno nello splendore della gloria’. Sia nella parabola delle dieci vergini che anelano all’arrivo dello sposo, sia in quella dei servi a cui il padrone affida i suoi talenti, Gesù invita a vegliare senza lasciarsi vincere dalla paura sorretta dalla pigrizia”.
Il tema del “vegliare”, che è diverso sia dal “vigilare”, sia dal “sorvegliare”, ha introdotto quindi quello della “speranza”, cui è intimamente connesso. “Vegliare è mantenere ‘senza vacillare la professione della speranza’”, ha detto il Vescovo, “e per vegliare è necessario essere gioiosi nella speranza”. Il mondo in cui viviamo è invece afflitto dalla “carestia di speranza”, che è “la più grande povertà che può colpire l’uomo”. Sono fede e carità ad alimentare la speranza, che a sua volta è legata più al verbo “attendere, cioè tendere a”, che al verbo “aspettare”, facendo della Chiesa una “comunità dell’attesa”. E il cielo si squarcia quando Dio ci visita nel suo “pellegrinaggio verso l’uomo”, perché il primo passo lo compie sempre lui: per Dio, attendere significa visitare e redimere, mentre per noi uomini significa preparare la via del Signore.
Che questo tempo di Avvento sia per tutti noi una sosta per rinfrancare la nostra speranza, che è la nostra capacità di attendere con gioia!
Il testo integrale della catechesi è disponibile nel sito http://www.diocesidifoligno.it.

FABIO MASSIMO MATTONI

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