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La prevenzione? Per chi può

Controlli e prevenzione. Parole ricorrenti, parole magiche per rendere sempre più curabili malattie silenziose che continuano a portare ogni giorno alla morte, dovunque, troppi uomini e donne. Per questo ciascuno di noi, soprattutto nell’ultimo decennio e grazie all’opera instancabile di medici e divulgatori scientifici, ha iniziato a dare la giusta rilevanza ad argomenti quali la prevenzione e la diagnosi precoce, della cui importanza in passato non si era opportunamente consapevoli. Eppure, nonostante tutto, non sempre è possibile avere la concreta opportunità di mettere in atto tali fondamentali raccomandazioni, che per moltissime persone segnano davvero la linea di confine che salva la vita. C’è da sentirsi presi in giro, impotenti e a dir poco amareggiati rispetto a un sistema, quello sanitario, che esiste nella misura in cui è in grado di dare una risposta in termini di cure e aspettative di vita ai propri pazienti. Che invece vengono costretti a una vera e propria odissea, incastrati in una situazione kafkiana, per cercare di vedere garantito il proprio diritto alla salute. Così accade che, con in mano una prescrizione medica emessa a fine agosto 2019 – che ha sei mesi di validità – si tenti invano di prenotare per ben tre volte (tra settembre e gennaio) una mammografia nell’ospedale San Giovanni Battista di Foligno. I medici infatti raccomandano, per determinate fasce di età delle pazienti, di sottoporsi all’esame con cadenza annuale. Le liste però sono sempre chiuse, anzi, in cinque mesi sono state aperte per due soli giorni, non consecutivi e non preceduti da avvisi. Se l’argomento non fosse di quelli molto seri si potrebbe pensare a uno scherzo ben elaborato. Ma l’amara realtà è che per prenotare bisogna essere piuttosto fortunati. In ogni caso, questo è certo, quando le liste verranno riaperte (sia chiaro: nessuno sa quando) sarà possibile fissare l’esame richiesto con disponibilità di date che partono dalla metà del mese di ottobre del 2021, cioè con oltre un anno di ritardo rispetto a quanto raccomandato dai medici. Andare altrove? Sarebbe possibile, anche se le liste di attesa sono molto lunghe in tutti gli ospedali della regione le prenotazioni vengono almeno accettate, ma c’è in ogni caso un impedimento importante. Attualmente infatti l’ospedale San Giovanni Battista di Foligno invia alle pazienti il solo referto cartaceo dell’esito mammografico mentre tiene in un proprio database le immagini relative ai precedenti esami, che vanno a costituire uno storico, importante nella definizione di un quadro clinico e quindi nella valutazione della situazione per ciascuna paziente. Andare in un’altra struttura significa non avere a disposizione tutto ciò e doverlo eventualmente richiedere (le spese per il cd sono a carico del paziente e una volta prelevate le immagini non è chiaro se la struttura sanitaria continui a mantenerle nel proprio sistema oppure se queste vengono eliminate). Alternative? I tempi di attesa si annullano completamente, stesso giorno della richiesta o due giorni di attesa al massimo, prenotando la medesima prestazione nello stesso ospedale, ma con il servizio in intramoenia. Il costo? 212 euro. Per chi può.

CHIARA ZUCCARI

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