ok - Intervista Barili - Una città sui pedali

Una città sui pedali

Intervista all’assessore allo Sport del Comune di Foligno Decio Barili: tanti i progetti sulle due ruote. Imminente l’inaugurazione della pista ciclabile che si collega alla Assisi-Spoleto. Per il futuro: mappatura permanente della Francescana, Ciclovia77 e palazzina servizi al ciclodromo Casini.

“Riteniamo fondamentale l’implementazione della mobilità sostenibile attraverso l’uso delle biciclette innanzitutto per il benessere psicofisico dei cittadini, soprattutto in un momento come questo, con il lockdown che ha messo a dura prova le persone. C’è poi l’aspetto della salvaguardia ambientale e della sostenibilità e anche quello urbanistico, per ridisegnare una città più vivibile o smart, come si usa dire oggi”.

L’assessore allo Sport del Comune di Foligno Decio Barili è un fiume in piena sul tema delle due ruote, ricordando il riconoscimento a Foligno di Comune ciclabile FIAB con tre biciclette su cinque, unico in Umbria insieme ad Arrone (in classifica con una ‘bici’) aggiungendo: “Abbiamo tutte le carte in regola per sperare in un incremento del traffico ciclabile rispetto a quello veicolare sul nostro territorio”. È di questi giorni la notizia che il Ministero per le Infrastrutture e i trasporti destinerà 202.440 euro a Foligno per la progettazione e realizzazione di ciclovie urbane, ciclostazioni e altri interventi per la sicurezza della circolazione cittadina; una misura che contribuirà insieme al PUMS a rinnovare le piste ciclabili e i percorsi dedicati alle due ruote?

Di progetti, anche in dirittura di arrivo, ce ne sono moltissimi.

A cominciare dall’imminente inaugurazione della pista ciclabile che unirà Foligno con la ciclovia Assisi-Spoleto. “Era divisa in tronconi – spiega Barili – e abbiamo lavorato per metterli in collegamento con tre ponticelli: il percorso parte da via Pietro Gori, prima di Sterpete, e arriva oltre Casevecchie, fino alla Marroggia. A breve dunque l’intero tracciato sarà percorribile grazie anche al grande impegno dell’assessore ai Lavori Pubblici Riccardo Meloni, che ha compreso l’urgenza di poter rendere questo percorso fruibile al più presto soprattutto in questo periodo estivo”.

A breve l’Amministrazione Comunale adotterà anche un atto di Giunta sulla Ciclovia 77, tracciato che attraversa gran parte della vecchia Statale 77 Val di Chienti da Foligno a Civitanova Marche. “Abbiamo già partecipato a tavoli relativi alla realizzazione di questa ciclovia: Foligno curerà il progetto con grande attenzione per la mappatura e la valorizzazione di questo percorso che ci collega con il mare. Vorremmo che l’inizio ideale fosse piazza della Repubblica, fino a Civitanova. Il comitato promotore che si è costituito un paio di anni fa – aggiunge l’assessore allo Sport – ha tra i suoi membri anche l’associazione ‘La Francescana’ insieme ad altre associazioni marchigiane. Noi ci siamo, sosteniamo il progetto che vorremmo divenisse realtà al più presto”. Dopo l’opportuna condivisione delle linee politiche è prevista la firma di una dichiarazione di intenti fra i Comuni coinvolti (Foligno per l’Umbria e altri 16 nelle Marche tra cui Camerino, Tolentino e Civitanova i più importanti) che consisterà nella sollecitazione degli enti gestori delle strade (per lo più nazionali) e nella segnaletica e mappatura dei punti di interesse turistico culturale. “Regioni e Comuni faranno la loro parte per finanziare un progetto importante come questo la cui realizzazione è – secondo Barili – di breve termine, trattandosi di una strada dalle condizioni quasi dappertutto buone. Occorrerà provvedere alla segnaletica e alla mappatura e la ciclovia potrà essere implementata in mille modi una volta inaugurata”.

A breve inoltre sarà mappato il percorso permanente de La Francescana: “Una ciclostorica cui teniamo moltissimo – specifica Barili – perché ha tutti i requisiti per consentire un grande sviluppo turistico del territorio. L’Eroica, ciclostorica italiana per eccellenza, ha fatto un grande salto di qualità quando è riuscita a tracciare il suo percorso permanentemente; questo vogliamo fare anche noi. Recentemente abbiamo partecipato a un incontro in Sviluppumbria con la Regione e vogliamo essere il Comune capofila di un’azione in sinergia con i 12 comuni della Valle Umbra Sud toccati dal percorso che, comunque, inizierà e terminerà nel centro di Foligno”.

“Inoltre fra le linee di mandato della nostra Amministrazione – ricorda – abbiamo la costituzione della palazzina servizi nel ciclodromo comunale Casini di Corvia recentemente riaperto: vogliamo – ricorda Barili – che questa (con servizi e spogliatoi) diventi polivalente e desideriamo assicurare all’Unione ciclistica folignate che il progetto è prioritario: sono 15 anni che aspettano. Prevedendo anche un bike sharing e una stazione di assistenza per i ciclisti che percorreranno la ciclovia dei dintorni”.

Barili dichiara anche di attendere le specificazioni sulle ‘bike lane’ già citate nel comma 2 dell’art. 205 del dl Rilancio: corsie riservate alle bici delimitate da una striscia bianca discontinua. Un provvedimento che potrebbe trovare declinazione nel centro cittadino.

Tante idee che affondano in una profonda vocazione ciclistica di Foligno. Non solo per una conformazione pianeggiante del territorio, ma anche per motivi storici. “Basti pensare – dice l’assessore – che la primissima cicloturistica nazionale del 1897 Roma-Milano fece tappa principale qui a Foligno: un evento del quale restano foto incredibili di una quarantina di velocipedisti a porta Romana. Foligno creò uno dei primi velodromi d’Italia, prima ancora del Vigorelli di Milano. I Canapè già dai primi del ‘900 dopo aver ospitato le corse dei cavalli ospitarono molte gare di ciclismo e restano dei manifesti che annunciano le competizioni di quei tempi. Il più celebre a partecipare fu Girardengo: la città pagò per assicurarsi la presenza del ciclista più famoso del mondo. Venne anche Alfonsina Strada, l’unica donna ciclista che partecipò al Giro d’Italia. Gareggiò con gli uomini nel velodromo cittadino per un grande evento mediatico di quei tempi”.

FEDERICA MENGHINELLA

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