Schermata 2021-06-20 alle 07.39.40

Oratorio, estate di gioia e speranza nel segno di Dante

Un tuffo nella natura per realizzare relazioni fondamentali con Dio, con se stessi, con gli altri e con il creato. È questo lo spirito che anima le sei isole che anche in questo 2021 stanno prendendo forma a Sant’Eraclio e nelle frazioni di Colle Scandolaro, Santo Stefano dei Piccioni e Cancellara, dove si preparano ad approdare una novantina di bambini e ragazzi tra i 6 e i 13anni che, da lunedì 21giugno e fino al 20 agosto prossimo, prenderanno parte – secondo le norme anti-Covid – al progetto estivo portato avanti dalla parrocchia e dall’associazione “Il Girasole”. Per due mesi, dal lunedì al venerdì (dalle 8.30 alle 13), saranno impegnati in attività laboratoriali e sportive, escursioni, passeggiate in bici e gite alla scoperta di luoghi culturali. Un’esperienza segnata, dunque, dalla conoscenza e dalla socialità, dall’amicizia e dalla responsabilità. E, come sottolineato da don Luigi Filippucci, da “gioia e speranza”. “L’oratorio – ha ammonito incontrando i genitori dei bambini e dei ragazzi coinvolti – non è un parcheggio, ma è un partecipare insieme”. “Non è un servizio, ma è presenza” ha aggiunto, sottolineando come “lo scopo principale dell’essere Chiesa sul territorio è il trovarsi insieme per sostenersi”. “Credo nelle persone che operano insieme, nel senso sociale” ha proseguito parlando alle famiglie che, numerose, hanno accettato l’invito ad incontrarsi al Centro giovani di Sant’Eraclio (in foto) in vista dell’avvio delle attività oratoriali estive. Un incontro di conoscenza ed avvicinamento alla realtà dell’oratorio, ma anche di confronto. Come quello che ha visto intervenire il professore Carlo Felice, formatore e pedagogista. “Per educare è necessario educarsi” ha spiegato alle mamme ed ai papà presenti, portando come esempio quanto accaduto in quest’ultimo anno di pandemia. “I vostri figli – ha detto – hanno vissuto quest’esperienza per come l’avete vissuta voi. Tanti giovani tra i 15 e i 35 anni hanno raccontato di aver paura del futuro, di sentirsi soli. E se gli adulti non hanno una risposta a tutto questo, non la possono avere i ragazzi. I nostri figli ci osservano, ci studiano e la vostra presenza a questo incontro è un grande insegnamento per i più piccoli, perché vi state mettendo in gioco…

di MARIA TRIPEPI

0 shares

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Skip to content