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“Umanoidi e chitarre elettriche”, la fantascienza distopica di Sofia Ricci

L’opera della trentaquattrenne di Bevagna è stata tra le venticinque produzioni letterarie che hanno vinto il premio “racconti nella rete” 

La trentaquattrenne Sofia Ricci di Bevagna è tra i 25 vincitori del premio “Racconti nella Rete 2021”, concorso ormai giunto alla ventesima edizione. L’abbiamo intervistata subito dopo la premiazione che si è tenuta il 3 ottobre al festival LuccAutori, dove è stata presentata in anteprima la nuova antologia contenente i racconti del concorso nazionale per autori emergenti. Il progetto letterario permette a giovani e meno giovani di partecipare con un racconto breve, una favola per bambini o un soggetto per cortometraggi. La bevanate Sofia, laureata in traduzione specializzata, è una traduttrice freelance e frequenta la Scuola di scrittura Omero.

Come nasce questa passione per la scrittura?
“A trentaquattro anni ho deciso di iscrivermi a questa scuola di scrittura che ha sede a Roma. Da sempre leggo e mi appassionava l’idea di scrivere, anche se non l’avevo ancora assecondata. Complice il lockdown ho deciso di dedicare questo tempo alla formazione. È una scuola aperta a tutti, a prescindere dai titoli conseguiti e dall’età” 

Hai vinto un premo nazionale. Di cosa si tratta?
“Il premio ‘Racconti nella Rete’ riguarda pubblicazioni online. Si propone di creare una piattaforma attiva tutto l’anno (www. raccontinellarete.it) dove chi scrive può pubblicare i propri racconti diversi per sti- le, genere e argomento ma fruibili da tutti; gli iscritti alla piattaforma oltre a leggere possono anche commentare le varie produzioni. Nel 2020 sono stati pubblicati 500 racconti e ne sono stati premiati 25, tra cui il mio”

Dal web si è arrivati alla pubblicazione cartacea. Giusto?
“Si, i 25 racconti premiati sono oggi raccolti in un’antologia cartacea della Castelvecchi a cura di Demetrio Brandi, giornalista e sociologo ideatore del progetto culturale LuccAutori e presidente del premio letterario in questione. Si passa dal web al cartaceo, perché non ci sono barriere tra i due. Il web dà una visibilità con un raggio d’azione immediato, oltre al fatto che è gratuito e fruibile semplicemente; permette di diffondere facilmente la passione per la scrittura e la lettura. Il cartaceo, invece, aggiunge una cura e una qualità che non pregiudica il web”… (…)

di PAOLA POMPEI

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