Il 2022 come anno della ripartenza delle rievocazioni storiche
Dopo questi ultimi due anni di pausa forzata, dovuta alla pandemia, il 2022 si prospetta come quello della ripartenza e soprattutto dello sviluppo degli eventi e delle rievocazioni storiche. Abbiamo già avuto un assaggio con la Festa degli Statuti di Fossato di Vico ed il Calendimaggio di Assisi, che nello stesso fine settimana, hanno fatto rivivere agli umbri, e soprattutto ai numerosi turisti, scene di vita di vari secoli fa. In questi ultimi cinque o sei anni, si sono costituite diverse associazioni per la valorizzazione e il sostegno a tutto il settore rievocativo nazionale, che conta oltre 400mila persone iscritte alle varie associazioni, sia locali che nazionali; e che produce circa il 13% del Pil italiano. Il lavoro continuo e costante di questi soggetti ha già portato, in primo luogo, a rendere visibile tutti i vari soggetti coinvolti nell’indotto delle rievocazioni, all’emanazione di due fondi nazionali per la rievocazione storica, di due milioni di euro ciascuno; e soprattutto ha fatto capire alle istituzioni nazionali il grande volano economico che esso rappresenta, dato che ormai il turismo è spinto dagli eventi e viceversa. Tutto questo sta per portare alla possibilità di una legge nazionale che regolamenti le attività coinvolte, dalle associazioni, agli artisti, agli artigiani e così via. Per arrivare a questo risultato, c’è voluta la collaborazione di tutti, ma bisogna assolutamente ringraziare le associazioni regionali: del Veneto, della Toscana, dell’Emilia Romagna, della Sicilia, delle Marche, del Lazio e dell’Umbria. La nostra associazione regionale (Aurs) è l’ultima nata, in ordine di tempo, dato che si è costituita nell’aprile del 2019, ma conta al suo interno oltre trenta manifestazioni storiche regionali iscritte…
Di EMANUELE BINUCCI
Responsabile comunicazione del Comitato Italiano Associazioni Nazionali Storiche
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