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Che fatica andare in bici

L’inchiesta della Gazzetta sulla mobilità sostenibile registra una nuova puntata. Dopo auto e colonnine elettriche, stavolta tocca all’utilizzo delle due ruote. Anche in questo caso, sono diverse le criticità

Prosegue, dopo il focus dedicato alle auto elettriche e alle relative colonnine installate in città, l’inchiesta della Gazzetta sul fronte della mobilità sostenibile. Questa volta tocca all’utilizzo delle biciclette, alle relative infrastrutture e alle misure adottate o da adottare per un loro utilizzo. Su questo fronte, c’è sicuramente tanto da fare, come spiegato dalla sezione locale di Fiab (Federazione italiana ambiente e bicicletta). Il sodalizio presieduto da Pietro Stella è da tempo che si spende infatti per una svolta “green” della mobilità cittadina. Un impegno che, a sentire proprio il numero uno dell’associazione, si traduce in un vero e proprio Piano da proporre alla politica. Un disegno, un’idea di città, in cui l’uso della bicicletta, e quindi di un mezzo ad emissioni zero, prenda il sopravvento su quello dell’automobile. I benefici, per Stella, sarebbero chiaramente inevitabili, in termini, tra le altre cose, di salute e vivibilità, per esempio, del centro storico. Ma nonostante gli sforzi per proporre, anche alla politica, questa sua idea di città, “per ora – racconta proprio Stella alla Gazzetta – noto che c’è difficoltà nel mettere in atto questo Piano, ma noi alle prossime elezioni sosterremo chi lo appoggerà”. Da qui la volontà, qualora fosse necessario, “di formare pure una lista civica che porti avanti questo progetto in vista delle prossime elezioni comunali”.
Ma perché un pediatra (la professione del presidente di Fiab, ndr) dovrebbe occuparsi di urbanistica, laddove “urbanistica” fa in questo caso riferimento ad un’organizzazione più sostenibile della mobilità cittadina? “Per lo stesso motivo per cui un urbanista dovrebbe occuparsi di salute – risponde Stella -, perché oggi la salute significa ‘benessere generale’ e, in questo, incide in maniera determinante anche il modo in cui le persone si spostano nell’ambito della città”. Prima di entrare nel merito del Piano per la mobilità sostenibile, Stella offre alcune considerazioni. Intanto quella relativa al fatto che “a Foligno sono davvero poche le persone che si spostano in bici per andare al lavoro o per fare la spesa”. Il presidente di Fiab, parlando quindi di una “minoranza” che sceglie di utilizzare il mezzo ecologico per eccellenza, condanna “un traffico automobilistico molto intenso, con sempre più frequenti lunghe file di auto… (CONTINUA…)

Di FABIO LUCCIOLI e MATTEO CASTELLANO

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