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Via Nazario Sauro, viabilità “insostenibile”

Dopo l’ultimo incidente stradale avvenuto nei giorni scorsi lungo il tratto sotto i Canapè, un cittadino che vive in quella zona torna a puntare il dito sul doppio senso istituito nel 2021

Continua l’inchiesta della Gazzetta sulla mobilità sostenibile a Foligno. Dopo aver infatti parlato di auto e colonnine elettriche e dell’utilizzo delle biciclette, questa volta tocca ad una zona della città in cui, proprio il tema della mobilità, tiene banco ormai da tempo. Si tratta di via Nazario Sauro, lungo la quale, nell’estate del 2021, è stato istituito il doppio senso di marcia. Un provvedimento che, di fatto, era stato un primo passo di attuazione del Piano urbano della mobilità sostenibile (Pums), approvato qualche mese prima dal consiglio comunale. Una modifica alla viabilità che, fin da subito, aveva fatto storcere il naso a più di un cittadino. Tra questi un residente della zona, l’architetto Federico Adriani, che, all’indomani “dell’ennesimo incidente stradale in via Nazario Sauro”, ha raccontato alla Gazzetta “le quotidiane criticità legate alla viabilità”. “I sinistri stradali avvengono con frequenza e iniziano ad essere veramente tanti – spiega Adriani -, l’ultimo in ordine di tempo c’è stato domenica sera, con l’intervento di un’ambulanza e la strada rimasta bloccata per più di un’ora”. Aumento di incidenti che Adriani riconduce evidentemente all’istituzione del doppio senso, e, in generale, a una situazione, per quanto riguarda appunto la mobilità, che bolla a più riprese come “insostenibile”. “Io, insieme ad altri cittadini, sono stato critico fin dall’inizio – racconta -. Subito dopo le modifiche apportate nel 2021 avevo promosso delle raccolte firme perché, al netto di controlli e rilievi sulla strada che ho personalmente effettuato, è emerso che le corsie create con il doppio senso di marcia non risultano a norma. Di fatto, la larghezza delle corsie non è in linea con quanto previsto dal Codice della strada: quella, per esempio, che va da Porta Todi a Porta Romana, essendo transitata pure da autobus, dovrebbe avere una larghezza di tre metri e mezzo, ma così non è”. Ma non c’è solo il problema delle corsie strette…

DI MATTEO CASTELLANO

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