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Tartarughe americane: rischi per la Palude dell’Altopiano

Abbandonate dai proprietari o scappate dai giardini, le testuggini potrebbero causare gravi danni all’ambiente divorando la flora e la piccola fauna acquatica locale

Piace per i suoi colori, in particolare per le sue orecchie rosse, gialle o arancioni. La Trachemys scripta, o tartaruga americana, ha tenuto e tiene compagnia a migliaia di italiani, che l’hanno scelta come animale domestico. Sembra tanto tenera e innocua da piccola. Poi, però, cresce, diventa grande e forte. Molto più forte della nostrana tartaruga europea, che ora rischia di scomparire a causa della supremazia della testuggine americana. Oggi, in tutta Europa, ha invaso i nostri territori e la Trachemys scripta è diventata una delle specie invasive più temute. Le tartarughe palustri americane infatti possono essere a tal punto pericolose da rientrare sotto l’etichetta delle specie esotiche invasive e nell’elenco delle 100 specie invasive più dannose, redatto dall’Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN). Si tratta infatti di un rettile simpatico, ma particolarmente vorace, resistente e estremamente adattabile al nostro clima. Un animale che è andato via via diffondendosi a causa di abbandoni o evasioni da giardini privati non opportunamente recintati. Un problema che si aggrava di fronte ad una dilagante inconsapevolezza in merito a leggi e normative che dovrebbero regolamentare la presenza di questi rettili nel nostro territorio ed i rischi a connessi ad una custodia poco accorta. Si definiscono aliene (o alloctone) le specie animali o vegetali che si ritrovano in aree al di fuori del proprio habitat naturale, in seguito a un’importazione intenzionale o volontaria. In assenza di competitori autoctoni assumono spesso carattere invasivo, poiché la riproduzione allo stato selvatico comporta un incremento considerevole delle popolazioni che finisce per minacciare la sopravvivenza delle specie locali. Nel territorio europeo si stima la presenza di circa 12.000 specie aliene, il 15% delle quali a carattere invasivo. Si tratta di un fenomeno di rilievo, tanto che la presenza di specie aliene è considerata la seconda minaccia più grave per la biodiversità, dopo la distruzione dell’habitat. La Trachemys scripta, tra le specie alloctone di rettili presenti in Italia (più del 10% del totale), è quella che oggi presenta sicuramente la più ampia distribuzione. Appartenente all’ordine delle testuggini, è originaria del bacino del Mississippi (Stati Uniti), del Centro America e delle regioni nord-occidentali dell’America meridionale; vive in laghi, torrenti, canali, paludi, stagni e fiumi in genere dal corso d’acqua lento e fangoso, poco profondi, con fondali melmosi o sabbiosi e abbondanti piante acquatiche, le cui rive siano facilmente accessibili e soleggiate per gran parte della giornata…. (Continua…)…
Di ALFIERO PEPPONI

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