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“Niente proclami, serve concretezza”

Intervista esclusiva a Enrico Presilla, candidato sindaco a Foligno per Alternativa popolare che alla Gazzetta, giornale da lui diretto per oltre 11 anni, rilascia le prime dichiarazioni svelando i motivi del suo impegno e gli obiettivi per la città. Su Bandecchi “visione politica innovatrice e non scontata”

L’annuncio risale allo scorso 7 ottobre: Enrico Presilla, ispettore del lavoro e direttore di questo giornale per oltre 11 anni, si candiderà al ruolo di sindaco della città di Foligno. Lo farà con il partito Alternativa popolare, guidato da Stefano Bandecchi, attuale primo cittadino di Terni e con il supporto di liste civiche. Lo ringraziamo per aver concesso un’intervista esclusiva, la prima, su queste colonne che ha frequentato per molti anni.
Cosa l’ha convinta a scendere in politica dopo una vita da elettore e giornalista/commentatore? Tradotto in termini colloquiali: chi gliel’ha fatto fare?
“Sono un privilegiato: ho un lavoro, una famiglia e una vita serena. Sono convinto che molte persone posseggano valori di alto profilo, ma in pochi hanno il coraggio di rispondere a una chiamata e di rinunciare alle proprie grandi o piccole comodità per mettersi al servizio degli altri con senso di responsabilità. Non è facile esporsi, la paura di sbagliare si fa sentire: avverto un subbuglio interiore, non lo nego. Vorrei però essere un esempio per i miei tre figli e aiutarli a crescere in una città meno divisiva e più attenta ai bisogni delle persone: c’è sempre un punto di incontro possibile, solo chi è ripiegato sui propri interessi rinuncia al dialogo”
Che cosa significa per un cattolico impegnarsi in politica?
“Ritengo che i cattolici dovrebbero essere poco interessati a sbandierare la propria appartenenza. Penso che sia molto più significativo puntare a essere riconosciuti come persone orientate alla costruzione del bene comune: ‘Li riconoscerete dai loro frutti’”
Come è avvenuto l’incontro con Bandecchi e quale prima impressione ha avuto del suo leader politico? Un personaggio molto discusso…non teme ripercussioni politiche per questo suo modo di essere? Come pensa di rapportarsi con un leader dal carattere così imprevedibile?
“Mi è stata subito rivolta una domanda simile a questa e ho parlato chiaro, rispondendo che conoscevo Bandecchi solo attraverso tv, social e giornali e che forse abbiamo modi comunicativi diversi. Credo che differentemente da quanto si pensi, Bandecchi richieda impegno per essere compreso: ci si può fermare al primo livello e cogliere solo gli aspetti più informali o immediati oppure si può scegliere di andare in profondità. Solo in questo secondo caso si comprenderà la visione politica innovatrice e non scontata del coordinatore nazionale di Alternativa popolare. In ogni caso a Foligno abbiamo mani libere e carta bianca sulla scelta di collaboratori e programmi, dipenderà tutto da noi”
Perché Alternativa popolare? In quali valori si riconosce?
“Alternativa popolare aderisce al Partito popolare europeo, del quale fa proprio il manifesto dei valori. Ha in mente un’Italia che si fonda sul popolarismo di don Sturzo e De Gasperi, con uno Stato realmente sussidiario. Un’Italia basata sulla centralità della persona e sulla famiglia, che rispetti l’ambiente senza rinunciare a uno sviluppo sostenibile, che consideri il lavoro la strada privilegiata per vivere una vita dignitosa, che punti sulla giustizia sociale e che crei le condizioni per cui pubblico e privato possano avere le medesime opportunità. C’è tanto bisogno di tutti coloro che vogliono superare la sterile e riduttiva contrapposizione tra destra e sinistra e tradurre questi grandi ideali in azione politica locale. Per me abitare questo spazio significa non venire a patti con la mia coscienza né rinnegare la mia storia o i miei valori”
Finora sappiamo che avrà due avversari: il sindaco Zuccarini e il dottor Finamonti. Quale dei due teme di più? Perché?
“Non temo nessuno, ma non si tratta di presunzione. Il sindaco uscente parte sempre come favorito, specie nel Centro Italia: lo dice uno studio elaborato da YouTrend. Ma le statistiche non sono sufficienti per raccogliere voti, contano i fatti e penso che nessuno possa ostentare sicurezza in vista delle prossime elezioni. Ho poi qualche dubbio su coloro che hanno militato a lungo in formazioni politiche strutturate e ora tuonano contro le stesse proponendo una sorta di ‘partito-persona’. Gli elettori rifletteranno e giudicheranno”… (Continua…)

Di FEDERICA MENGHINELLA

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