Foto di Karl Oss Von Eeja da Pixabay

Il diritto a una sepoltura dignitosa

Il direttore della Caritas folignate Mauro Masciotti chiama a raccolta l’intera comunità affinché non dimentichi i fratelli e le sorelle che si ritrovano soli nel momento del passaggio alla vita eterna

“Ognuno di noi ha diritto ad una sepoltura dignitosa”. Poche parole, quelle pronunciate dal direttore della Caritas diocesana di Foligno, Mauro Masciotti, che invitano alla riflessione. Una riflessione che scaturisce da un recente episodio avvenuto nella nostra comunità, ma che ne richiama alla mente tanti altri che si sono susseguiti nel corso degli anni. Perché quello della sepoltura è un tema caldo. Nel tempo, infatti, sono stati diversi i casi di chi ha rischiato di non avere una degna sepoltura. Molte volte per ragioni economiche, altre volte invece per l’indifferenza di persone che, seppur vicine, hanno preferito girarsi dall’altra parte in un momento così delicato come il passaggio alla vita eterna. Come nel caso di quest’ultimo episodio, avvenuto proprio in queste settimane, in cui ci si è avvicinati alla commemorazione dei defunti. È la vicenda di un uomo, la cui salma, da diversi giorni, ormai attende in una cella frigorifera le esequie. Da qui l’appello del direttore Mauro Masciotti a riscoprire il valore di comunità, manifestando la propria vicinanza a chi non ha attorno a sé una famiglia che gli dia una degna sepoltura. “È un modo – spiega – anche per ridare luce al valore che giornate, come la commemorazione dei defunti, hanno nella nostra società”. Ma non solo. “Un’occasione – prosegue – per farsi presenza di fronte alle varie fragilità che emergono nella nostra comunità e che, come Caritas, cerchiamo di affrontare, accompagnando i nostri fratelli e le nostre sorelle.
“È eclatante che un nostro fratello – dice il direttore Caritas – che ha vissuto la nostra comunità nella normalità si ritrovi solo nel momento della morte; che non abbia un accompagnamento familiare; che sperimenti l’assenza totale della comunità. Tutto questo – aggiunge – ci deve far riflettere come comunità, ci deve far interrogare su dove stiamo andando, su quanto quella attuale sia una società dell’individualismo, su quanto la quotidianità che stiamo vivendo ci spinga a non guardarci intorno”. Il rischio per Mauro Masciotti è quello di cadere nell’isolamento… (Continua…)

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