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Banche, -30% delle filiali nel 2024

Dati impietosi sulla desertificazione bancaria a Foligno, destinata a perdere altre cinque filiali. Fabi segnala l’impossibilità di un colloquio con la Regione e intanto porta in Umbria i vertici del credito cooperativo nazionale. “Avviare una controtendenza insieme ai comuni”

Foligno conta 15 sportelli bancari. Un numero purtroppo destinato in breve tempo a calare, come spiegano i segretari regionali di Fabi Umbria (Federazione autonoma bancari italiani) Enrico Simonetti e Anna MinelliEntro il 2024 infatti le filiali di banca a Foligno si ridurranno del -30%: “Se va tutto bene – affermano – gli sportelli passeranno da 15 a 10”. Sono 1.200 i posti di lavoro persi in 5 anni in Umbria nel settore bancario, molti dei quali anche sul territorio della Valle Umbra Sud. Una tendenza che ha condotto Fabi a lanciare il progetto “Borghi senza banche”.
“Si parla tanto di rivitalizzazione dei borghi appenninici attraverso il Pnrr pensando a strade e investimenti turistici e infrastrutturali – spiega Minelli – ma non si pensa agli effetti devastanti della desertificazione bancaria sulle comunità, che necessitano di servizi con un presidio fisico, determinante nelle scelte fondamentali delle famiglie, con i mutui per la prima casa; oppure delle aziende, che hanno bisogno di investimenti per vivere e crescere”. Emblematica in tal senso la situazione su finanziamenti e qualità del credito che emerge dal report di novembre sull’economia umbra fornito dalla Banca d’Italia: in stallo le richieste di prestiti per famiglie e aziende, condizionate dal rialzo dei tassi di interesse e dall’inasprimento dei criteri di offerta. Giù del 30% il credito al consumo, con uno spread molto elevato (251 punti al 4,16%). Intensificato anche il calo dei depositi bancari di residenti in Umbria: a giugno la contrazione era stata del 3,1%. “Nella nostra regione – spiega Simonetti – abbiamo il record italiano di inflazione, che possiamo definire una ‘tassa di povertà’ pagata dalle fasce più basse di reddito”. Più volte anche su queste colonne, non solo con Fabi ma anche attraverso le parole del dottor Fausto Cardella, presidente della Fondazione Umbria contro l’usura, si è lanciato un allarme in tal senso, segnalando come l’assenza di banche apra a fenomeni di incertezza economica per imprese e famiglie ma anche di illegalità quali truffe e usura. Aggiungendo come la fascia demografica – sempre più rappresentata – degli anziani non abbia strumenti e conoscenze digitali per poter accedere ai servizi tramite home banking… (Continua…)

Di FEDERICA MENGHINELLA

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