Carovanieri e copisti. Sulla Via della Seta fino a Foligno
Si trova alla “Jacobilli” una delle 150 copie manoscritte del Milione. La famosissima opera di Marco Polo è conservata all’interno della biblioteca e fa parte, con tutta probabilità, dei 5.000 libri che lo storico e presbitero donò alla struttura di piazza San Giacomo nel 1662
Il cammino della parola scritta fino a noi è una delle avventure umane più avvincenti tra quelle che si affidano ai supporti materiali – deperibili, finiti, mutevoli, come gli esseri umani – destinati a conservare, trasmettere e tramandare le storie e i pensieri perché la pervicacia della memoria ingeneri una catena di eredità potenzialmente interminabile per altri provvisori esploratori di carte. Il rumore dei secoli si condensa e calcifica nel silenzio delle pagine di un manoscritto, che continuerà a stratificare su di sé i passaggi di nuovi lettori. Ogni riscoperta di un testo antico è a suo modo una scoperta, un incontro spesso tumultuoso con il passato – si ricorderà la nota vicenda di Petrarca quando rinvenne alcuni inediti di Cicerone – che ci interroga e affascina, un’inventio, cioè un ritrovamento, certo, ma anche un’invenzione vera e propria, che affaccia l’opportunità di un’indagine in bilico tra il solco di una tradizione e l’inciampo del tradimento di un pezzo di passato che il caso talvolta ci mette sotto gli occhi. Ma ogni incontro difficilmente avviene solo per caso, e ringrazio l’associazione Pro Foligno, nella persona in particolare di Rita Fanelli Marini e di Luca Radi, per l’entusiasmo con cui, in occasione di uno degli eventi di Foligno segreta, ha visitato il fondo antico della Biblioteca Jacobilli per visionare un codice manoscritto del Milione di Marco Polo ivi custodito, ricreando un gradito clima simposiale che è stato come compiere un piccolo viaggio paleografico e filologico nel più grande viaggio della letteratura…(continua…)
di Ivan Petrini
In foto: la copia del Milione conservata alla biblioteca “Jacobilli”
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