tempImageiDi2X7

Foligno nella storia della sismologia

Dal prossimo 13 aprile alla “Jacobilli” saranno esposti i due sismografi realizzati nel 1915 da padre Guido Alfani. Si tratta di due pezzi unici a livello mondiale che, fino ai bombardamenti 1943, erano in funzione nell’Osservatorio sismico della nostra città

Un pezzo di storia della sismologia in bella mostra. Dopo una importante operazione di recupero e ripristino, dal prossimo 13 aprile alla biblioteca “Jacobilli” saranno esposti due sismografi realizzati nel 1915 dal padre scolopio Guido Alfani dell’Osservatorio Ximeniano di Firenze: stiamo parlando di due pezzi unici a livello mondiale. Si tratta delle strumentazioni in possesso all’Osservatorio sismico presente all’interno del Seminario maggiore di Foligno, distrutto dai bombardamenti del 1943. I sismografi, che si trovavano nei sotterranei dell’istituto, furono recuperati dall’allora direttore don Ernesto Buono e da un giovanissimo Paolo Maffei, che li custodì nella propria abitazione. L’opera di recupero è stata resa possibile grazie al dottor Graziano Ferrari, già dirigente di ricerca dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (oggi associato di ricerca del medesimo istituto) e dal professor Roberto Nesci, astronomo…(continua…)

di Fabio Luccioli

TI INTERESSA QUESTO ARTICOLO?
Per leggerlo integralmente
ABBONATI ALL’EDIZIONE DIGITALE O CARTACEA
CLICCANDO QUI
OPPURE CERCA LA GAZZETTA DI FOLIGNO IN EDICOLA

0 shares

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Skip to content