vuoto2

Settimana politica

Chi ha ragione sul bio-digestore
ATI3 Umbria e VUS: L’impianto per la produzione di bio-metano utilizzabile per energia elettrica, calore, autotrazione e per compost – fertilizzante organico in sostituzione dei concimi di sintesi – è un sistema chiuso, in cui i processi di “digestione anaerobica, in assenza di ossigeno, avvengono all’interno di strutture sigillate ermeticamente. Il bio-digestore servirà per potenziare la raccolta differenziata (l’impianto di compostaggio del Casone in funzione dal 1993 è ormai inadeguato). Asja, che si è aggiudicata la concessione per progettazione, costruzione e gestione dell’impianto e si assume il rischio operativo, ha un’esperienza internazionale da 20 anni. La quantità trattata di rifiuti (55.000 tonnellate l’anno) non cambierà e quindi il traffico veicolare non subirà variazione. Anzi, l’impianto garantirà l’assorbimento dei flussi di rifiuti organici prodotti in Regione, riducendo anche la movimentazione di rilevanti quantità di rifiuti verso impianti di fuori Umbria. L’impianto con l’autosufficienza impiantistica consentirà di contenere le tariffe per gli utenti o addirittura di abbassarle.
WWF di Perugia: il bio-digestore di Casone è un’enorme speculazione economica, seppur legittima, da parte di Asja Spa in qualità di socio di maggioranza all’80% che tra 20 anni, finiti gli incentivi statali, con ogni probabilità abbandonerà la “scatola vuota”. I medici per l’ambiente (ISDE) sono fortemente critici su questi tipi di impianti, classificati dalla legge “industria insalubre di prima classe a rischio rilevante d’incidente”, che manipolano e trattano biologicamente i rifiuti attraverso lo sviluppo di batteri potenzialmente pericolosi. Inoltre c’è il rischio sanitario serio-grave attraverso un non corretto spandimento di compost-digestato nei terreni, problemi già riscontrati più volte sia in Italia sia all’estero. È necessaria la valutazione di impatto ambientale, che la Regione non reputa tale, secondo sentenze, giurisprudenza e direttive europee. Perché l’impianto possa funzionare, 10.000 camion l’anno dovranno trasportare rifiuti anche da fuori Regione. È attiva una raccolta di firme per chiedere trasparenza sull’impianto sia da VUS e ATI sia dal Comune di Foligno che finanzia con 2 milioni il progetto che costa 20 milioni e sarà attivo dal 2017.

Salute, variante al PRG e incidenti a impianti simili
Secondo il WWF e la consigliera Filipponi sono obbligatori la valutazione di impatto ambientale e la previsione di altre procedure di cautela e garanzia perché l’impianto verrà costruito su terreni di pregio agricolo. Il trattamento biologico dei rifiuti umidi sviluppa batteri potenzialmente pericolosi, inoltre incidenti verificatisi in impianti dello stesso tipo allarmano.

Ferrari al posto di Proietti in Consiglio
Valentina Ferrari sostituisce Samuele Proietti in Consiglio comunale per il Movimento 5 Stelle. Proietti si è dimesso per motivi familiari, per i quali è stato molte volte assente in aula e nelle commissioni consiliari.

Inaugurato, non ancora aperto
Il centro per disabili di Via Vignola, che storicamente ha ospitato servizi, sedi di associazioni e cooperative, come la Polisportiva Disabili e la Locomotiva, inaugurato in pompa magna alla presenza del Sindaco e della presidente della Regione Marini ad aprile 2015 dopo un restauro milionario, non è stato ancora aperto. Da molti anni le attività ludiche gestite dalla Locomotiva si svolgono in un container a Prato Smeraldo donato dalla Regione Sardegna a seguito del terremoto.

Abbandono e incuria
All’ex scuola materna di Borroni l’erba è cresciuta a dismisura. Stesso discorso per i “giardini” compresi tra Via dei Preti e Via Trasimeno. Sotto Ponte San Magno sono mesi che si sono accumulati legni e sporcizia.

GIANCARLO ANTONELLI

0 shares

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Skip to content