ok - 53_17-12-2019 Eleonora Pieroni e il cineturismo

Eleonora Pieroni: “Foligno merita un film ambientato nel ‘600”. “Giusto puntare sul cineturismo, ci sono grandi potenzialità”

È nata a Foligno ma vive da anni a New York, è attrice, presentatrice e modella di fama internazionale. Stiamo parlando di Eleonora Pieroni che è diventata ormai una personalità italiana popolare nel jet set americano. Ha recitato nel film “Copperman” uscito quest’anno al cinema e girato a Spoleto con l’attore Luca Argentero, ma anche nel film “Nati due volte” girato a Foligno e uscito nelle sale cinematografiche in anteprima nazionale proprio a Foligno nel novembre scorso. A lei che ci riserva sempre un po’ del suo tempo per rispondere con passione ed entusiasmo alle nostre interviste, abbiamo chiesto un parere sul cineturismo e le prime parole che ci ha scritto sono queste.

È stata una grande emozione poter lavorare con un cast così grande nella mia città natale alla quale sono molto legata! È un tema molto attuale quello che viene trattato nel film “Nati due volte”; in America sono abituata a vedere storie simili ma in Italia è ancora un tema poco affrontato e sono felice che con questo film siamo i primi a parlarne.

In base alla tua esperienza, quali sono i benefici che una città e il territorio possono aspettarsi dall’ospitare le riprese cinematografiche?

Penso che il cineturismo possa essere una risorsa veramente valida per tutta la città e il territorio. Ne beneficia il turismo ma anche tutte le attività commerciali. Ci sono regioni che si sono attivate già da molto tempo come ad esempio la Puglia dove la Film Commission è veramente un’azienda ben funzionante, e infatti in Puglia hanno girato tanti film di grande calibro come l’ultimo della saga James Bond “No time to die” con Daniel Craig. Vivendo a New York e stando a contatto con questo mondo, ho sempre pensato che l’Umbria (e Foligno in particolare) avesse grandi potenzialità per il cinema. Già due anni fa mi ero attivata con un regista da Roma per girare un film qui con il coinvolgimento delle Università, ma sono state troppe le difficoltà incontrate in Regione soprattutto determinate dall’inesistenza vera e propria della Film Commission Umbria che è di fondamentale importanza. Ma ci sono anche le produzioni americane alle quali ho spesso parlato della nostra regione.

È giusto investire sul cineturismo?

Credo che il Comune e le Istituzioni di Foligno debbano davvero considerare seriamente la possibilità di investire in questo settore e creare un’agenzia di cineturismo che fornisca servizi, logistica, servizi alberghieri, agenzia di attori e comparse per attivare una vera rete di lavoro cinematografico. Ho visto comunque che la Confcommercio e il Comune stesso hanno preso in maniera molto positiva l’idea di mettere Foligno a disposizione dell’industria del cinema. Sarebbe un beneficio per tutti come dicevo, dunque è importante credere e appoggiare questo settore che davvero può diventare una fonte di sviluppo e di grande guadagno per tutti.

Foligno, secondo te, è una città che si presta al cineturismo?

Sì, ha tante qualità; in primis il fatto che è vicina a Roma dove i camion dei service possono accedere con facilità rispetto ad altre città molto più lontane; Foligno è una città piccola e in pianura dunque non ci sono difficoltà logistiche e dispone di parcheggi ampi e liberi. È una città tranquilla, molto pulita, silenziosa, senza pericolo né crimine, non è costosa e c’è una grande qualità del cibo e nello stile di vita, la gente è cordiale e molto ospitale e poi si mangia da Dio! Queste sono infatti le caratteristiche che gli attori hanno notato sin dall’inizio delle riprese. Si sono trovati davvero molto bene, tutto a portata di mano, a pochi passi dalle altre città umbre e ben collegata con treni e auto con Roma. E questo non è un privilegio da poco. E poi la bellezza del centro ricco di storia e cultura. Inoltre ci sono le meraviglie paesaggistiche del territorio, bellezze naturali davvero uniche al mondo, tanto che uno degli attori ha detto: “L’Umbria sembra davvero una piccola Svizzera”.

Ti è mai capitato di sognare di interpretare un ruolo particolare per delle riprese cinematografiche proprio nella tua città?

Come ormai molti sanno, vista la mia passione per Foligno e la Giostra della Quintana unita al ruolo che rivesto da madrina, non posso che sognare di girare un film ambientato nel periodo del 1600. Abiti e broccati barocchi, dame e cavalieri, banchetti secenteschi, allegorie, scenografie e regia di grandi maestri della fotografia e del cinema. È davvero un sogno ad occhi aperti. Penso che sarebbe il top per la nostra città, ne deriverebbe una grande promozione turistica per il nostro territorio e la Quintana e sicuramente una grande qualità di film con costumi storici meravigliosi e unici al mondo. Sono fiduciosa sul cineturismo della nostra città, penso davvero che tutto ciò sia una cosa realizzabile se perseguita con la giusta strategia, determinazione ma soprattutto se perseguita in tempi veloci.

MAURA DONATI

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