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Niente panico da COVID. La parola all’infettivologo

Attenzione: non al virus ma al panico. Foligno non registra casi di infezione da Coronavirus eppure i folignati hanno già cominciato ad assaltare gli scaffali dei supermercati; Amuchina e mascherine erano già introvabili dal giorno dell’arrivo del COVID-19 in Lombardia. Una paura amplificata dai media ma che non trova fondamento nella realtà dei fatti. L’unico caso sospetto in zona, quello della donna del Nord Italia alloggiata in un bed and breakfast di Assisi, è risultato negativo per due volte ai test. Lunedì si è riunito il Comitato regionale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal prefetto Claudio Sgaraglia con il prefetto di Terni, la presidente Tesei e i sindaci. Le aziende sanitarie umbre hanno adottato adeguati protocolli di gestione. Intanto la Curia Vescovile della Diocesi di Foligno martedì ha diramato alcune misure precauzionali da adottare durante le celebrazioni. Fra queste la distribuzione sulle mani della Comunione eucaristica, l’omissione dello scambio della pace e lo svuotamento delle acquasantiere per evitare la diffusione del virus. Non da ultima la raccomandazione di “evitare toni allarmistici che possano generare panico nei fedeli”. In via precauzionale domenica scorsa l’Esercito italiano ha annunciato la sospensione dei concorsi per graduati e militari di truppa previsti per questa settimana al Centro di Selezione e Reclutamento dell’Esercito di Foligno (come anche nei centri di Milano, Roma e Palermo).L’infettivologo Daniele Rosignoli, dirigente medico della Struttura complessa Malattie Infettive di Perugia ha seguito il caso sospetto di Assisi e intervistato dalla Gazzetta di Foligno riferisce di moltissime telefonate rivolte al Servizio. Come quella di un camionista che dopo aver frequentato centri massaggio cinesi chiedeva se fosse a rischio contagio. “La maggior parte delle domande però – spiega – è di chi ha febbre ed è di ritorno da Milano e Bergamo”. “Siamo in una fase di picco della normale influenza stagionale – rassicura Rosignoli – e chi proviene da zone, seppure del Nord, al di fuori dalle “aree rosse” è estremamente improbabile che sia entrato in contatto con il virus”. Previsto anche in Umbria il test a domicilio che…

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