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La città celebra il legame con il Poverello

Domenica scorsa lo svelamento dell’opera bronzea che ricorda la vendita dei beni di San Francesco a Foligno. Un ‘segno’ dell’essenza francescana della città.

“Francesco balza in piedi, fa il segno della croce, appronta un cavallo, monta in sella e, portando con sé panni di scarlatto, parte veloce per Foligno. Ivi, secondo la sua abitudine, vende tutta la merce e, con un colpo di fortuna, perfino il cavallo! Sul cammino del ritorno, libero da ogni peso, pensa all’opera cui destinare quel denaro. Convertito a Dio in maniera rapida e meravigliosa, sente tale somma troppo ingombrante, la portasse pure per un’ora sola. Così, tenendone conto quanto l’arena, si affretta a disfarsene”. Così Tommaso da Celano nella Vita Prima (IV, 333) racconta il momento della svolta nella vita di Giovanni di Pietro di Bernardone che ‘in maniera rapida e meravigliosa’ si convertì a Dio per diventare San Francesco. Sebbene si spoglierà di tutti i suoi beni solo poco dopo, in Assisi (al cospetto del vescovo, del padre e dell’intera comunità) è a Foligno che vende i tessuti preziosi del padre e il suo cavallo, ottenendo il denaro con il quale riparerà la chiesetta di San Damiano. A Foligno si concretizza un processo di rivoluzione interiore i cui effetti si irradieranno su tutto il mondo fino ad oggi. […]

FEDERICA MENGHINELLA

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