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Il robot in una stanza

È il 26 giugno 2018 quando viene presentato alla stampa il nuovo robot chirurgico ad alta definizione “Leonardo Da Vinci XI”, acquistato dalla Usl Umbria 2 anche grazie a una consistente donazione della Fondazione CaRiSpo e in servizio da inizio giugno nei presidi ospedalieri di Foligno e Spoleto. Tre milioni di euro di investimento e alti oneri annuali di manutenzione ordinaria per uno strumento all’avanguardia che “permette al chirurgo – spiegavano dalla Regione Umbria – di eseguire interventi complessi con un’invasività ridotta, così come le complicanze e i tempi di ricovero, favorendo un più rapido recupero funzionale del paziente”.

UN MACCHINARIO INUTILIZZATO

Un costoso gioiello di tecnologia al servizio dei pazienti della Usl Umbria 2 che da sei mesi giace in una stanza, inutilizzato, dopo la trasformazione dell’ospedale di Spoleto in Covid hospital: da lì non uscirà finché il nosocomio spoletino non tornerà Covid free. A stabilirlo il Consiglio comunale di Spole- to che il 9 novembre scorso ha approvato una mozione incentrata sulla salvaguardia del presidio ospedaliero. Mozione che fra i punti include anche la seguente richiesta: “si mantenga nell’ospedale di Spoleto tutta quella strumentazione medico-sanitaria che è stata donata dalle Associazioni/Fondazioni presso il Nosocomio San Matteo degli Infermi, e garantisca che tali strumentazioni non vengano destinate altrove”, aggiungendo più avanti: “i macchinari che saranno inviati, restino in buona parte presso il nostro ospedale al fine di potenziare i reparti che saranno ripristinati”…

di FEDERICA MENGHINELLA

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