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Il doppio binario della solidarietà

Dalla raccolta fondi da mandare in Ucraina all’accoglienza dei rifugiati, la Caritas diocesana è in prima linea contro la guerra. Attivato anche un servizio di ascolto, supporto e assistenza legale, sanitaria, psicologica e spirituale per coloro che ne avranno bisogno.

I bisognosi chiamano, la Caritas risponde. È sempre stato così. Qualsiasi sia stata l’emergenza, vicina o lontana, l’organismo pastorale della Cei, nato nel 1971 per volere di Paolo VI, c’è sempre stato. E gli ultimi anni non hanno visto che confermata questa presenza costante. La Caritas è stata in prima linea contro la pandemia, ha aperto le braccia ai profughi afgani e ora sta facendo la stessa cosa con il popolo ucraino. La macchina della solidarietà e dell’accoglienza si è sempre messa in moto fin da subito. Un copione che si è ripetuto anche poche settimane fa, quando la Russia ha sferrato il primo attacco contro l’Ucraina. La Caritas si è immediatamente messa a lavoro, per organizzare e coordinare il piano di aiuti destinati a chi è scappato dalla guerra e a chi è rimasto. Un doppio binario, dunque, quello su cui si sta muovendo oggi l’organismo pastorale della Cei, a tutti i livelli, come spiegato anche dal direttore della Caritas diocesana di Foligno, Mauro Masciotti.

“In rete con la delegazione regionale e con Caritas italiana ed Europa – ha detto – stiamo promuovendo una raccolta fondi con cui far fronte ai bisogni immediati della popolazione. Fondi che saranno inviati a Caritas Ucraina e alle Caritas dei paesi confinanti, come la Polonia, impegnate nell’accoglienza dei profughi, così che possano acquistare direttamente loro i beni di cui c’è maggior bisogno in base alle esigenze riscontrate”.

Parallelamente si sta lavorando anche alla creazione di un hotspot a Varsavia all’interno del quale verranno raccolti viveri e generi di prima necessità, a cominciare dai farmaci, che saranno utili sia per i tanti rifugiati che si trovano al confine, ma anche per tutti coloro che sono rimasti in Ucraina. Intanto si continua a lavorare anche sul territorio folignate.

“Sono tante le richieste che stanno arrivando al nostro Centro di ascolto” ha proseguito Mauro Masciotti, annunciando – tra l’altro – l’apertura, lo scorso 7 marzo, di un servizio di ascolto, supporto e orientamento dedicato proprio all’emergenza ucraIna. Aperto dal lunedì al venerdì, dalle 15 alle 17, lo sportello (accessibile su appuntamento, chiamando il numero 0742357337) servirà – come sottolineato dal direttore – a fornire “assistenza legale, sanitaria, psicologica ma anche spirituale, oltre a tutte le indicazioni necessarie per l’orientamento al territorio e all’accoglienza”. E proprio su quest’ultimo fronte, anche a Foligno stanno arrivando i primi rifugiati a cui la Caritas diocesana ha offerto ospitalità…

DI MARIA TRIPEPI

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