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A caccia di spazi

La grande occasione che arriverà con gli ingenti finanziamenti per la ristrutturazione e il rifacimento delle scuole deve fare i conti con le difficoltà nel reperimento di edifici dove collocare momentaneamente gli studenti. La situazione tra avvisi andati vuoto e ipotesi più o meno percorribili

Nelle scuole di Foligno le lezioni sono terminate ormai da oltre un mese e, non appena conclusa la maturità nel caso specifico delle superiori, i plessi non riaccoglieranno a pieno regime alunni, docenti e personale prima di settembre. Istituti “chiusi” quindi, ma nella città della Quintana, e non solo, c’è chi sta lavorando al loro futuro. Un futuro – e della questione si parla ormai da qualche mese – che passerà dalla realizzazione di numerosi interventi legati alla ricostruzione dopo il terremoto di sei anni fa. Lavori, finanziati proprio con ordinanza speciale del commissario straordinario per la ricostruzione post sisma 2016, Giovanni Legnini, che interesseranno diciotto immobili folignati, quattro dei quali (che ospitano scuole secondarie di secondo grado) di proprietà della Provincia di Perugia e gli altri quattordici del Comune di Foligno.

Nella prima fattispecie si parla di azioni per circa 43 milioni di euro, nella seconda per un importo complessivo che si aggira intorno ai 30. Una pioggia di milioni, insomma, per un importante restyling degli edifici del centro edella periferia. Tanto importante che, in dodici casi, si procederà alla demolizione della struttura esistente e alla ricostruzione di una ex novo. Sorte a cui andrà incontro, tanto per fare degli esempi, l’edificio principale della scuola dell’infanzia e primaria di via Fiume Trebbia (6.280.260 euro), così come la scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado di Colfiorito (2.264.325 euro) e lo stabile in muratura della primaria di Spor- tella Marini (1.268.820 euro).

L’intervento più corposo riguarderà, invece, l’immobile di viale Marconi che ospita il Liceo classico “Frezzi”, l’Ipia “Orfini” e, sul lato di via Isolabella, il Laboratorio di scienze sperimentali dove si procederà ad un adeguamento sismico per un ammontare di 23.075.975 euro. “Finanziamenti di portata storica”, “Un lavoro di grande responsabilità”, queste alcune delle dichiarazioni rilasciate durante la seconda commissione del 23 novembre scorso dagli assessori comunali ai Lavori pubblici e all’Urbanistica, rispettivamente Riccardo Meloni e Marco Cesaro: dichiarazioni utili a meglio comprendere la portata della cosa. Sì, perché la mole di finanziamenti ricevuti è grande, così come lo è quella degli interventi sulle scuole del comprensorio. Interventi per cui ci vorrà necessariamente del tempo, giacché impongono un certosino lavoro di organizzazione preliminare. E tra i punti di cui tener conto, prima di partire con i cantieri, ce n’è uno per cui, come detto, c’è chi sta lavorando. Provincia e Comune, tra le altre cose, stanno infatti cercando spazi alternativi adeguati dove spostare le lezioni, e la vita scolastica in generale, nel mentre che si svolgeranno i lavori. Ma a che punto è questa ricerca? Ha già dato qualche frutto?…

Di MATTEO CASTELLANO

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