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Rifiuti e piano regionale, quale futuro per Casone?

Il nuovo Piano regionale dei rifiuti dice “no” al Trattamento Meccanico Biologico, sul quale è in corso un importante investimento da parte di Vus. L’indifferenziato andrà “tal quale” nell’inceneritore: quale futuro allora per l’impianto di Casevecchie?

È stata pubblicata l’11 giugno scorso la procedura aperta di Vus per l’affidamento dell’esecuzione dei lavori per il miglioramento funzionale dell’impianto di trattamento e selezione in località Casone, nel Comune di Foligno, finalizzato alla realizzazione della cosiddetta “Fabbrica dei Materiali”, dedicata al Trattamento Meccanico e Biologico dei ri- fiuti (TMB). La gara, che scadrà alle 12 del 20 settembre prossimo, è per un importo totale di 17 milioni e 428 mila euro.
Un obiettivo fortemente perseguito già dalla vecchia governance Vus, che aveva investito circa 200mila euro per il progetto ottenendo dalla Regione Umbria la necessaria AIA – Autorizzazione Integrata Ambientale. Il progetto era stato realizzato ex novo dal nuovo board di Vus, sembrerebbe con un esborso di ulteriori 150mila euro. Per un investimento progettuale in totale di circa 350mila euro.

17 MILIONI PER IL TRATTAMENTO DEI RIFIUTI
Nel capitolato l’oggetto dell’appalto consiste nella realizzazione di un intervento di miglioramento funzionale che assicuri “l’adguamento alle BAT di settore (acronimo di best available techniques, migliori tecniche disponibili ndr) ma anche “di disporre di un avanzato grado di automazione del sistema di selezione e separazione delle varie frazioni, con una potenzialità di 88.500 tonnellate/anno”.
L’impianto della frazione di Casevecchie dovrebbe servire “al trattamento, in un unico sito, sia del rifiuto indifferenziato che delle diverse ‘frazioni secche’ quali plastiche, lattine, carta e cartone, derivanti dalla raccolta differenziata”.
Il revamping dell’impianto del TMB era stato definito “il fiore all’occhiello del polo impiantistico di Casone” da un comunicato stampa di Vus del settembre 2021. Fra gli obiettivi primari indicati il raggiungimento dell’indipendenza tecnico-economica da altre piattaforme esterne e il contenimento dei costi.

REGIONE: NIENTE TMB,
SI PUNTA SULL’INCENERITORE

Un processo virtuoso quello della ristrutturazione di Casone ma che, dopo la recente presentazione del nuovo Piano di Gestione integrata dei rifiuti della Regione Umbria, sembra non essere più incluso nel percorso intrapreso dalla politica regionale.
La “Proposta di Piano regionale di Gestione integrata dei rifiuti” sotto il titolo “Previsioni in sintesi del PRGR Umbria” specifica testualmente l’obiettivo della “eliminazione della fase di trattamento meccanico biologico (TMB) e l’avvio ad incenerimento con recupero energetico del rifiuto tal quale indifferenziato e degli scarti da raccolta differenziata al 2028”…

Di FEDERICA MENGHINELLA

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