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Carovita, aumentano le richieste di aiuto a “Foligno Solidale”

Vincenzo Falasca, volontario dell’organizzazione nata nel pieno della pandemia, spiega come ora i problemi siano soprattutto le bollette e gli affitti: “le cose si sono molto complicate per chi era in difficoltà già da prima”

Dalla nascita nei mesi più bui della pandemia per togliere le incombenze a quanti non potevano muoversi a causa dell’isolamento domiciliare, all’obiettivo odierno di reperire una sede stabile per ospitare le numerose attività solidaristiche che continuano senza sosta. Il tutto passando per tantissime iniziative a servizio dei più bisognosi, che non si sono fermate neanche durante il periodo attuale, quello delle difficoltà legate al crescente carovita. È il passato, il presente e il futuro di Foligno Solidale, locale organizzazione di beneficenza che, ormai dall’ottobre del 2020, aiuta i più deboli avendo sempre a cuore il bene dell’associazionismo cittadino. E proprio per capire come stiano andando le cose soprattutto in queste settimane in cui i rincari colpiscono ancor più duramente le fasce deboli della popolazione, abbiamo scambiato qualche parola con Vincenzo Falasca (in foto, secondo da destra), uno dei volontari.

“Oggi continuiamo a fare tutto quello che facevamo prima – spiega il referente – dal supporto psicologico attraverso lo sportello gestito in collaborazione con l’associazione Dedalo, alla raccolta di abiti e giocattoli usati per le famiglie, passando per il supporto ai punti di raccolta per la guerra in Ucraina. E poi ancora – prosegue – portiamo avanti il servizio dei ‘pacchi solidali’, ossia raccoglia- mo beni di prima necessità ed alimenti da consegnare poi a quanti si trovano in stato di bisogno”. E in questa fattispecie, in virtù del complicato contesto economico attuale, le richieste sono salite significativamente. “Se prima le domande aumentavano con una media di un paio a settimana – racconta Fa- lasca -, oggi ci sono quattro nuove richieste ogni sette giorni”. Un fatto, questo, che la dice lunga anche sull’aumento delle povertà a Foligno: “Per chi si trovava in difficoltà già prima di questa stagione di rincari – commenta il volontario – ora le cose si sono complicate molto”. Tante richieste di “pacchi solidali”, insomma, che dal sodalizio non nascondono le difficoltà nel dare continuità al servizio.

“Il periodo è duro per tutti – evidenzia Falasca – anche per le nostre famiglie di donatori, e questo si ripercuote inevitabilmente sulla capacità di consegnare a pieno regime i pacchi. Stiamo comunque facendo di tutto per portare avanti il servizio – prosegue -, attraverso anche il recepimento di risorse esterne come, per esempio, sponsorizzazioni”. I numeri, comunque, continuano a rendere giustizia a Foligno Solidale, giacché, ad oggi, sono regolarmente seguiti oltre 70 nuclei famigliari, per circa 400 persone…
Di MATTEO CASTELLANO

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