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Crescono i soci Avis, ma cala il numero delle donazioni

Ad illustrare la situazione folignate è il presidente della sezione locale, Emanuele Frasconi, per il quale occorre lavorare per motivare sempre di più i cittadini. Obiettivo per il 2023: incrementare la plasmaferesi del 30% a livello regionale

La buona notizia è il segno più alla voce “donatori”, la cattiva è invece il segno meno a quella “donazioni”. Stiamo parlando della situazione fotografata allo scadere di questo 2022 dalla sezione Avis di Foligno presieduta da Emanuele Frasconi. Al 30 novembre scorso, infatti, la sede di via dei Molini registrava 3.592 donazioni di sangue complessive, con una flessione dell’1% rispetto al 2021.

Sul fronte soci, invece, alla stessa data se ne contavano quasi 3mila: nello specifico 2.974. Dato, quest’ultimo, che – così come spiegato dal presidente Frasconi – si pone in leggero aumento rispetto all’anno passato. Entrando nel dettaglio delle donazioni, poi, reggono quelle di sangue intero, mentre sono in calo, rispetto al 2021, quelle di plasma. Anche se le giornate di apertura straordinaria durante le ore pomeridiane programmate dal Servizio immunotrasfusionale dell’ospedale “San Giovanni Battista” di Foligno in questi ultimi mesi hanno fatto registrare un buon riscontro in termini di adesioni, non solo dal territorio folignate ma addirittura da tutta la regione. Segno che la strada imboccata potrebbe essere quella giusta. “Cresce il dato delle persone che si avvicinano alla donazione di sangue – commenta Emanuele Frasconi -, ma si dona di meno. L’obiettivo, in questo senso, è cercare di motivarle così che donino con una maggiore costanza.

Riuscire a portare a casa due donazioni all’anno per ogni socio – prosegue il numero uno di via dei Molini – è il risultato da raggiungere”. Per avere un’idea più chiara di come questo 2022 si concluderà, occorrerà però attendere il consuntivo di fine anno. Da lì si potrà, dunque, ripartire per cercare di aggiustare ulteriormente il tiro, lavorando affinché Foligno si confermi ancora una volta fiore all’occhiello di tutta Umbria. Intanto negli scorsi giorni l’Avis regionale ha celebrato il suo primo mezzo secolo di attività e lo ha fatto con un convegno dal titolo “50 anni di solidarietà”, a cui ha fatto da sfondo il Parco Acquarossa di Gualdo Cattaneo. Lì, si sono ritrovati i vertici regionali dell’associazione ma anche i rappresentanti delle 62 sedi dislocate in tutto il territorio umbro e delle istituzioni, come la consigliera regionale Paola Fioroni, il presidente di Anci Umbria, Michele Toniaccini, e lo stesso sindaco di Gualdo, Enrico Valentini. Lì, è stata avviata una riflessione sull’importanza della donazione di sangue, gesto volontario, anonimo e gratuito che rappresenta, quindi, l’espressione più alta del dono…. (Continua…)

di MARIA TRIPEPI

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