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Progetto anti esondazione del Topino, tutto da rifare

Si allungano i tempi per la messa in sicurezza del tratto urbano del fiume: secondo l’expertise richiesta dalla Regione il progetto presentato dal Consorzio della Bonificazione umbra avrebbe messo in luce gravi lacune. a metà maggio un tavolo di confronto fra tecnici e progettisti. Slitta la nuova redazione del Pai e anche per il nuovo Prg cittadino tutto è sospeso

È un “no” chiaro e che evidenzia molti punti di vulnerabilità quello degli esperti chiamati ad esprimersi dalla Regione Umbria e dalla Protezione civile nazionale sul piano anti esondazione del Topino nel tratto urbano di Foligno. Il progetto, così come è stato presentato dal Consorzio della bonificazione umbra lo scorso agosto, non si potrà fare, come stabilito dalla valutazione effettuata dal Dipartimento di Protezione civile nazionale tramite la fondazione Cima (Centro internazionale in monitoraggio ambientale), un ente di ricerca senza scopo di lucro e di interesse nazionale, organismo tecnico di alta specializzazione in materia idraulica. Subito dopo la presentazione del progetto da parte del Consorzio, trasmesso il 2 agosto 2022, gli uffici tecnici regionali avevano espresso forti perplessità circa il notevole aumento dei costi e le soluzioni proposte. A settembre la richiesta al Dipartimento nazionale di Protezione civile di effettuare una valutazione in merito. Risale allo scorso 3 maggio la nota ufficiale con la quale il capo della Protezione civile, l’ingegnere Fabrizio Curcio, ha risposto a quell’istanza di approfondimento, trasmettendo la dettagliata relazione della fondazione Cima. Relazione fra le cui pagine emergerebbero lacune progettuali da chiarire. Tra queste il tema del trasporto solido del fiume e i costi di manutenzione. Oltre a questi elementi, la fondazione rileverebbe persino la necessità di una variazione progettuale, con particolari criticità rappresentate dalla messa in sicurezza delle scuole di Foligno e dell’ospedale San Giovanni Battista “che per essere risolte richiedono un diverso approccio tecnico”. Una bocciatura completa, dunque, dalla quale si dovrà ripartire per rimodulare un nuovo progetto nei limiti delle risorse disponibili. Gli uffici sono già al lavoro in vista di un incontro fissato per la metà del mese di maggio. In quella occasione i tecnici della Regione Umbria, i tecnici del Consorzio di bonificazione umbra e i progettisti dell’opera dovranno confrontarsi per cercare una soluzione… (Continua…)
Di FEDERICA MENGHINELLA

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